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Canzone della speranza (o del rimpianto)

 

L'ultima lettera dalla civiltà che ho deciso di includere nell'album è senz'altro la più criptica ed onirica. L'ho scritta di getto in una calda notte d'estate, una di quelle notti padane in cui l'afa opprimente proprio non ha intenzione di lasciarti dormire. Un po' per il clima, un po' per una serie di pensieri che iniziano a spintonarsi lungo i corridoi della mente, ecco che prende il via un viaggio onirico fatto di passione, speranza, sensualità, ardore. Ad una certa ora, solitamente verso le quattro, diventa difficile distinguere la realtà dalla fantasia, e tutto si fa improvvisamente mistico, magico. Forse i miei sogni si riferiscono ad un'esperienza passata, oppure a qualcosa che mi piacerebbe accadesse in futuro...speranza o rimpianto, la linea che divide questi due sentimenti è più sottile di quanto si creda. E in una notte del genere, questa linea rischia addirittura di sciogliersi, scomparendo nei meandri più profondi della nostra mente e della nostra anima.

 

Dopo una canzone quasi sussurrata, la potente coda strumentale che chiude l'intero album è un ideale legame con il brano iniziale. Il passato e il futuro si legano tra loro, creano continuità; in fondo, ciò che siamo oggi è frutto di un percorso che passo dopo passo ci ha forgiato, anima e corpo. Dimenticare il passato pensando solo al futuro potrebbe farci perdere il senso della realtà, vanificando una vita di scelte e di sacrifici, di successi e di cazzate, di amore e di morte.

 

 

In questa notte umida il sonno è una chimera,

respinto da un male silenzioso, assai sinuoso:

Vorrei dormire solo un po’, per poterti sognare,

per vivere nell’incoscienza la mia realtà ideale.

 

Mi piacerebbe tuffarmi nei tuoi grandi occhi chiari,

occhi limpidi e profondi come il mare,

e nuotare libero nella tua dolce anima,

accarezzato da una tiepida brezza d’affetto.

 

Verranno poi i fiori, i baci e le carezze.

I battiti dei nostri cuori, piano, accelereranno.

Per un attimo l’inverno diverrà estate

e la notte splenderà d’una luce accecante.

 

D’un tratto le tenebre si sono fatte giorno

e il bagliore del sole ha reso chiari i miei pensieri.

Ora basta sognare, ho bisogno di realtà,

ho bisogno di pace, ho solo bisogno di te.

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